Skip to main content

Morto a 94 anni Lou Ottens l’inventore della musicassetta 

Progettata nel 1962 dall’ingegnere olandese 

Negli stessi anni furono sviluppati altri sistemi a nastro (come lo Stereo-8) ma la musicassetta, con il supporto della Philips, si affermò e fu lanciata sul mercato nel 1963.

In breve tempo la musicassetta divenne il supporto preferito per la registrazione di musica, per la riproduzione in auto e per la registrazione.

Un’ulteriore spinta alla diffusione della musicassetta venne dal Walkman, messo in commercio nel 1979 da Sony, che consentiva l’ascolto di musica ovunque con l’uso delle cuffie audio.

Noi nati negli anni 80 utilizzavamo le musicassette per registrare le nostre canzoni preferite alla radio e quando  il nastro rimaneva incastrato tra la testina d’ascolto utilizzavamo una penna bic per riavvolgerlo.

I formati erano:

C60: della durata di 30 minuti per lato.

C90: della durata di 45 minuti per lato.

le migliori a mio parere erano le Sony, ci sovraincedevamo fino a che il nastro non implorava pietà.

Insomma, era davvero magico avere tra le mani quell’oggetto.

Fino alla fine degli anni novanta, la musicassetta fu il principale supporto su cui potere effettuare facilmente registrazioni casalinghe, creare compilation, duplicazioni o riversamenti da altre sorgenti audio. 

Infatti Bruce Springsteen registrò Nebraska nel suo appartamento proprio con un registratore a cassette un Teac Tascam 144

.

 

Con la crescente diffusione dei masterizzatori tale possibilità si estese anche ai CD  ma la musicassetta fu per diverso tempo l’unica in grado di permettere la registrazione in tempo reale nonché, la possibilità di riutilizzare uno stesso supporto più volte.

All’inizio degli anni 2000, con la massiccia diffusione di nuove  tecnologie digitali come lettori mp3, memorie flash e masterizzatori DVD, l’utilizzo del nastro magnetico diminuì rapidamente fino a sparire.