Barracca Republic
I ritmi in levare della Giamaica incontrano la tradizione e il dialetto cilentano nella musica della band. I brani della Barracca Republic si contraddistinguono infatti per l’utilizzo di testi in bilico tra l’italiano e l’idioma della loro terra natia a sottolineare le radici geografiche e culturali.
“Terra Seura” (in italiano “terra arida”) vuole essere metafora della mentalità retrograda che aleggia nei paesi. Menti inaridite come terreni difficilmente coltivabili. Si prova a seminare di continuo: durante le stagioni si piantano semi di ogni specie, ma si fa fatica a farli germogliare. Anche soltanto un piccolo bulbo, basterebbe a rincuorare gli animi.
Il concept del progetto è tutto qui: il tentare a tutti i costi di piantare, piantare musica come semi da far germogliare: fanno dei fori nella terra con il loro sound, la lavorano con le loro mani e i loro testi, la ammorbidiscono con i suoni della Giamaica e con i loro ritmi in levare la smuovono. Infine viene messo il seme con l’ aiuto della lingua primordiale e naturale ossia, il dialetto cilentano. “L’album è il bulbo, da cui speriamo nasca il germoglio in chi lo ascolta”.